Luna Splendida
📍 Kirghizistan – 2019
Mi trovo a Bishkek, la capitale del piccolo stato del Kirghizistan, in un locale buio dall’atmosfera gelida. C’è una donna davanti a me, il suo nome è Aisuluu che in kirghiso significa “luna splendida”. Mentre mi parla noto le lacrime in bilico sugli occhi, le trattiene come per dimostrarmi la sua resistenza al dolore. Aisuluu è una delle molte vittime del “bride kidnapping”, cioè il rapimento di spose bambine a scopo matrimoniale, che nel suo paese è una vera e propria tradizione, in kirghiso “Ala Kachuu”. Aisuluu aveva solamente 16 anni quando la madre organizzò il suo matrimonio, che come da tradizione prevede il rapimento dell’ignara ragazza, la quale successivamente verrà rinchiusa in una stanza, abusata e sottomessa con violenza fisica e psicologica da parte del futuro marito e dalle famiglie di entrambi. Oggi Aisuluu è seduta di fronte a me, la sua voce è calma ma ha lo sguardo cupo di chi è stato all’inferno ed è riuscito a scappare.